Linee guida OMS per la prevenzione delle infezioni ospedaliere: cosa prevede il 2025

Linee guida OMS per la prevenzione delle infezioni ospedaliere: cosa prevede il 2025

Le infezioni ospedaliere, note anche come infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA), rappresentano una delle principali sfide per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), milioni di pazienti ogni anno contraggono un’infezione durante il ricovero, con conseguenze gravi sia per la salute dei pazienti sia per i costi sanitari complessivi. Per questo motivo, l’OMS aggiorna regolarmente le proprie linee guida per la prevenzione delle infezioni ospedaliere, tenendo conto delle nuove evidenze scientifiche e delle sfide emergenti. Nel 2025, sono previste importanti novità che mirano a rafforzare ulteriormente la sicurezza dei pazienti e a ridurre la diffusione di agenti patogeni in ambito sanitario.

Cos’è un’infezione ospedaliera e perché è importante prevenirla

Un’infezione ospedaliera è un’infezione che si sviluppa durante il ricovero in ospedale o in altre strutture sanitarie, non presente o in incubazione al momento dell’ammissione. Le ICA possono essere causate da batteri, virus, funghi o parassiti e colpiscono principalmente pazienti con un sistema immunitario indebolito, ma non risparmiano nemmeno operatori sanitari o visitatori. Le forme più comuni includono le infezioni del tratto urinario, le polmoniti, le infezioni del sito chirurgico e le sepsi.

SC - Logo OMS con ospedale e segnale "no infezioni"

La prevenzione delle infezioni ospedaliere è cruciale per diversi motivi. Innanzitutto, riduce la mortalità e la morbilità tra i pazienti ricoverati. In secondo luogo, limita la diffusione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, uno dei problemi più gravi della medicina moderna. Infine, permette di contenere i costi sanitari e di migliorare la qualità delle cure offerte.

L’OMS stima che almeno il 30% delle infezioni ospedaliere potrebbero essere prevenute attraverso l’adozione di misure efficaci e standardizzate. Da qui nasce la necessità di linee guida aggiornate e condivise a livello globale.

Le principali novità delle linee guida OMS 2025

Le linee guida OMS per il 2025 introducono una serie di aggiornamenti rispetto alle versioni precedenti, basati su nuove evidenze scientifiche e sulle esperienze maturate durante la pandemia di COVID-19. Una delle principali novità riguarda l’approccio “One Health”, che riconosce il legame tra salute umana, salute animale e ambiente nella prevenzione delle infezioni.

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Un altro punto chiave è la maggiore attenzione alla formazione continua del personale sanitario. L’OMS raccomanda corsi di aggiornamento obbligatori e simulazioni pratiche periodiche, con l’obiettivo di rafforzare le competenze su igiene delle mani, uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e gestione delle emergenze infettive.

Le linee guida 2025 pongono inoltre un forte accento sull’uso razionale degli antibiotici, promuovendo programmi di stewardship antimicrobica in ogni struttura sanitaria. Questo approccio mira a ridurre l’insorgenza di resistenze e a garantire che i farmaci restino efficaci nel tempo.

Misure pratiche raccomandate per la prevenzione

Tra le misure pratiche raccomandate dall’OMS per il 2025 spicca l’igiene delle mani, considerata la prima e più efficace barriera contro la trasmissione di agenti patogeni. Le linee guida sottolineano l’importanza di procedure standardizzate per il lavaggio e la disinfezione delle mani in tutti i momenti critici dell’assistenza, con particolare attenzione all’uso di soluzioni a base alcolica.

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Vengono ribadite anche le raccomandazioni sull’uso appropriato dei dispositivi di protezione individuale, come mascherine, guanti, camici e occhiali protettivi. L’OMS invita le strutture a garantire la disponibilità costante di DPI e a monitorare l’aderenza del personale alle procedure di vestizione e svestizione.

Altri aspetti fondamentali includono la corretta gestione e sanificazione degli ambienti, la sterilizzazione degli strumenti chirurgici e la sorveglianza attiva delle infezioni. Le linee guida suggeriscono anche l’adozione di sistemi digitali per la raccolta e l’analisi dei dati, utili per identificare tempestivamente eventuali focolai e intervenire rapidamente.

Implicazioni per il futuro della sanità e sfide da affrontare

L’adozione delle nuove linee guida OMS rappresenta un passo fondamentale per migliorare la sicurezza dei pazienti e ridurre l’impatto delle infezioni ospedaliere a livello globale. Tuttavia, la loro implementazione richiede un impegno costante da parte di governi, amministrazioni sanitarie e operatori del settore.

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Tra le principali sfide da affrontare vi sono la carenza di risorse, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, e la necessità di superare le resistenze culturali al cambiamento. È fondamentale investire nella formazione del personale, nell’adeguamento delle infrastrutture e nella promozione di una cultura della sicurezza che coinvolga tutti gli attori del sistema sanitario.

In conclusione, le linee guida OMS per la prevenzione delle infezioni ospedaliere previste per il 2025 rappresentano un riferimento essenziale per tutte le strutture sanitarie. Solo attraverso un’applicazione rigorosa e condivisa di queste raccomandazioni sarà possibile ridurre in modo significativo il rischio infettivo e garantire cure più sicure ed efficaci per tutti i pazienti.

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