
Le vaccinazioni non sono solo una prerogativa dell’infanzia: anche in età adulta rappresentano uno strumento fondamentale per la tutela della salute personale e collettiva. Nel 2025, le raccomandazioni in materia di vaccinazioni per adulti sono state ulteriormente aggiornate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, delle nuove minacce infettive e delle mutate esigenze demografiche. Comprendere perché sia importante seguire queste indicazioni è fondamentale per prevenire malattie potenzialmente gravi e contribuire al benessere della comunità.
Perché le vaccinazioni sono importanti anche in età adulta?
Molte persone associano le vaccinazioni principalmente all’infanzia, pensando che una volta completato il ciclo vaccinale pediatrico, non sia più necessario preoccuparsi. In realtà, l’immunità conferita da alcuni vaccini può diminuire nel tempo, rendendo necessari richiami o nuove somministrazioni. Inoltre, alcune malattie infettive diventano più pericolose con l’avanzare dell’età o possono colpire con maggiore frequenza gli adulti a causa di cambiamenti nel sistema immunitario.
Le vaccinazioni in età adulta sono fondamentali anche per proteggere i soggetti più vulnerabili della società, come anziani, donne in gravidanza, persone immunodepresse e neonati che non possono ancora essere vaccinati. Attraverso l’immunità di gregge, la diffusione di molte malattie può essere drasticamente ridotta, proteggendo chi non può vaccinarsi per motivi medici.
Un altro aspetto cruciale è la prevenzione delle complicanze. Alcune infezioni, come l’influenza o la varicella, possono causare problemi molto più gravi negli adulti rispetto ai bambini. Vaccinarsi significa ridurre il rischio di ricoveri ospedalieri, assenze dal lavoro e, nei casi più gravi, di mortalità.
Le principali vaccinazioni raccomandate nel 2025
Nel 2025, il calendario vaccinale per adulti prevede una serie di immunizzazioni raccomandate, adattate in base all’età, alle condizioni di salute e alle esposizioni professionali o di viaggio. Tra le più importanti troviamo il vaccino antinfluenzale, che viene aggiornato ogni anno per coprire i ceppi virali circolanti e raccomandato soprattutto per gli over 60, i soggetti fragili e le donne in gravidanza.
Un’altra vaccinazione fondamentale è quella contro il tetano, la difterite e la pertosse (dTpa), per la quale sono previsti richiami ogni dieci anni. La pertosse, in particolare, può essere trasmessa dagli adulti ai neonati, con conseguenze potenzialmente gravi. Il vaccino antipneumococcico è raccomandato per gli over 65 e per chi soffre di patologie croniche, per prevenire polmoniti e infezioni invasive.
Negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione anche verso la vaccinazione contro l’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), consigliata agli adulti sopra i 65 anni e ai soggetti con particolari condizioni di rischio. Non bisogna poi dimenticare il vaccino contro l’epatite B, l’HPV per la prevenzione dei tumori correlati al papillomavirus e, per chi viaggia o lavora in determinati settori, la vaccinazione contro la meningite e altre infezioni specifiche.
Le novità nelle raccomandazioni vaccinali 2025
Il 2025 vede alcune novità nelle raccomandazioni vaccinali per adulti, frutto dei progressi nella ricerca e dell’esperienza maturata durante la pandemia di COVID-19. Tra queste, l’introduzione di richiami specifici per il vaccino anti-COVID-19, soprattutto per le categorie più a rischio, e l’estensione della raccomandazione della vaccinazione anti-HPV anche agli uomini fino ai 45 anni, in un’ottica di prevenzione più ampia dei tumori correlati al virus.
Un’altra novità riguarda l’attenzione verso le vaccinazioni per chi soffre di patologie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari o respiratorie: queste persone sono più suscettibili a complicanze infettive e per loro sono previste strategie di immunizzazione personalizzate. Inoltre, si sta lavorando per semplificare l’accesso alle vaccinazioni, attraverso campagne di sensibilizzazione e la possibilità di vaccinarsi in farmacia o presso i medici di medicina generale.
La digitalizzazione dei dati sanitari consente oggi di tenere sotto controllo lo stato vaccinale individuale, ricevere promemoria per i richiami e accedere facilmente alle informazioni sulle vaccinazioni raccomandate. Questo aiuta a superare dimenticanze e a mantenere alta la copertura vaccinale nella popolazione adulta.
Superare dubbi e resistenze: il ruolo dell’informazione
Nonostante l’evidenza scientifica sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini, in Italia e nel mondo persistono dubbi, esitazioni e resistenze nei confronti delle vaccinazioni, anche tra gli adulti. La diffusione di fake news e la scarsa conoscenza delle malattie prevenibili possono portare a sottovalutare i rischi e a rinunciare ai vaccini raccomandati.
È fondamentale affidarsi a fonti autorevoli, come il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e i professionisti sanitari, per ricevere informazioni corrette e aggiornate. Il dialogo con il medico di fiducia può aiutare a chiarire dubbi personali, valutare i rischi specifici e pianificare un percorso vaccinale adatto alle proprie esigenze.
Le campagne di sensibilizzazione pubblica svolgono un ruolo chiave nel promuovere la cultura della prevenzione e nel contrastare la disinformazione. Solo attraverso una corretta informazione e una partecipazione attiva di tutti è possibile mantenere alta la copertura vaccinale e proteggere la salute collettiva.